Descrizione
Al culmine della salitella, poco prima del Calto del mago, seminascosto dall'edera, troviamo un suggestivo lacerto di muraglia in scaglia e trachite, forse resti del muro di una grande corte.
Appena superato il solco del Calto del mago - detto anche Calto del Barisòn - alla fine del muro che termina sul varco di una casa, notiamo a destra un sentiero poco frequentato. Chi ama le scorciatoie può prendere questo vecchio passaggio che gli consentirà di raggiungere il Pissarotto del Tòrmene, nostra prossima meta. La salita è piuttosto breve e ombreggiata e sbuca sul retro della stalla del palazzo Rossato, proprio in faccia alla bella fonte.
Quanti preferiscono il percorso più agevole su asfalto proseguano tranquillamente per via Muro.
Ora la stradella corre pianeggiante e poco dopo il paesaggio si apre sui morbidi dossi calcarei del Còvolo e del Sassonegro, dominati dalla massa boscosa di monte Ricco. In basso la breve piana di san Biagio con lo sbocco della Val di Grù, i cui aridi pendii in autunno si macchiano delle rosse fiammate dello scotano.
Superato lo stretto e profondo Calto delle Bisegàte si sbuca su via Gatte.
Prendiamo a destra salendo verso il bivio per Cornoleda, dopo il quale un breve filare di roverelle anticipa il ripiano dove sorge il bel palazzo Rossato.
In breve arriviamo all'antica Fontana del Pissarotto del Tòrmene, dove convergono le vie Tormene, Torreselle e Gemola.
Dal punto di vista geologico siamo difronte ad una classica sorgente di contatto. In questo punto il fluire sotterraneo delle acque raccolte dalla massa vulcanica fessurata del monte Gemola è interrotto dalla presenza di strati marnosi impermeabili che costringono la falda ad uscire a giorno.
La fonte è protetta da un robusto manufatto a forma di parallelepipedo sormontato da un piacevole capitello votivo con statuetta della Madonna.
Sul fianco sinistro è posta la vasca che serviva da abbeveratoio. In autunno sul fondo della vasca si osservano numerosi giovani di tritone. Dall'altro lato una panca bianca ed un rubinetto completano la struttura, il cui spazio di sosta è pavimentato in ciottoli di fiume.